
Il tiro con l’arco tra precisione e forza
Il tiro con l’arco è molto più di un semplice sport di mira. Richiede un mix di abilità fisiche, coordinative e mentali per centrare il bersaglio ripetutamente con precisione millimetrica. Spesso si pensa che basti la tecnica con l’arco o la capacità di visualizzare il colpo perfetto, ma la realtà è che il corpo gioca un ruolo cruciale: la forza muscolare, la stabilità posturale e la capacità di controllare anche piccoli tremori influenzano in modo determinante il risultato.
Perché la preparazione fisica è fondamentale?
L’arco deve essere tenuto con tensione costante, la posizione mantenuta immobile per diversi secondi, e il rilascio dell’arco deve essere fluido e coordinato. Tutto questo mette a dura prova la muscolatura del core, delle spalle e degli arti superiori, oltre a richiedere un equilibrio perfetto e controllo motorio. Solo chi è allenato in modo specifico può sopportare questo sforzo senza perdere precisione.
Quali sono le qualità fisiche che fanno la differenza?
Uno studio pubblicato su Human Movement Science (Taha et al., 2018) ha analizzato 50 giovani arcieri, misurando la loro forza di grip, la potenza di salto verticale e orizzontale, l’equilibrio statico e la forza muscolare del core e degli arti superiori, confrontandoli con il punteggio di tiro. I risultati hanno identificato chiaramente un gruppo di arcieri “ad alto potenziale” (HPA) e uno “a basso potenziale” (LPA), mostrando che chi performava meglio presentava valori superiori in tutte queste capacità fisiche.
Le variabili chiave
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Forza della presa (Hand Grip): misura la forza isometrica della mano e dell’avambraccio, importante per mantenere stabile la presa sull’arco.
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Salto verticale e salto in lungo da fermo: indicatori della potenza esplosiva delle gambe, fondamentale per una base stabile e una postura solida.
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Equilibrio statico (Standing Stork Test): la capacità di mantenere la stabilità su un piede, elemento critico per la precisione e la stabilità del tiro.
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Forza muscolare superiore e del core (Push-up e Sit-up test): questi test misurano la resistenza e la forza della muscolatura che mantiene il busto eretto e stabile durante la fase di tiro.
Implicazioni pratiche
Allenare queste capacità significa sviluppare un corpo capace di sostenere il gesto tecnico con meno fatica e più stabilità. Non si tratta di diventare bodybuilder, ma di potenziare i muscoli chiave per la postura e il controllo posturale, riducendo la variabilità del tiro dovuta a movimenti involontari o cedimenti muscolari.
La scienza del controllo del tremore nella fase di mira
Un altro aspetto spesso trascurato nel tiro con l’arco è il tremore muscolare che compare nella fase di mira, quella fase cruciale in cui l’arciere mantiene la tensione del braccio e dell’arco per centrare il bersaglio. Un recente studio pubblicato su PLOS ONE (Shinohara et al., 2023) ha dimostrato che il tremore non è solo un problema di tecnica, ma anche un fenomeno fisiologico legato alla fatica muscolare e alla composizione delle fibre muscolari.
Che cos’è il tremore e perché si presenta?
Il tremore è un movimento involontario oscillatorio dei muscoli. Nel tiro con l’arco, il braccio e l’arco vibrano leggermente durante la fase di mira a causa della fatica e del controllo motorio richiesto. Un tremore elevato aumenta la difficoltà di mantenere il puntamento, allungando i tempi di mira e aumentando il rischio di errori.
Come ridurre il tremore?
Lo studio ha testato un esercizio specifico (side-bridge, con inclinazione del tronco a 40°) che simula la postura del tiro in fase di mira e coinvolge i muscoli stabilizzatori della spalla. Eseguire questo esercizio per 4 settimane ha ridotto significativamente il tremore del braccio e ha migliorato l’attivazione delle fibre muscolari lente (quelle che resistono meglio alla fatica e sono fondamentali per la stabilità).
Perché le fibre lente sono importanti?
Le fibre muscolari lente (tipo I) sono quelle che si attivano per mantenere contrazioni di lunga durata e stabilità, proprio ciò che serve nella fase di mira. Stimolarle con esercizi mirati consente di ridurre il tremore e migliorare la precisione, oltre a prevenire dolori e traumi alla spalla, frequenti negli arcieri.
Come allenarsi per migliorare il tiro con l’arco: esercizi e consigli pratici
Allenamento della forza del core e degli arti superiori
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Side-bridge inclinato a 40°: esegui 5 serie da 1 minuto con 1 minuto di pausa, 5 giorni a settimana per almeno 4 settimane. Questo esercizio aiuta a ridurre il tremore e a migliorare la stabilità della spalla nella posizione di tiro.
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Push-up e sit-up controllati: per aumentare la forza muscolare utile a sostenere la postura. Mantieni la forma corretta e non affrettare l’esecuzione per coinvolgere efficacemente la muscolatura.
Potenziamento della stabilità e dell’equilibrio
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Standing stork test (equilibrio monopodalico): allenati a mantenere l’equilibrio su un piede per almeno 30 secondi, alternando gli arti, aumentando gradualmente la difficoltà con occhi chiusi o su superfici instabili.
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Esercizi pliometrici leggeri (salto verticale e in lungo): utili per migliorare la potenza degli arti inferiori, fondamentale per una base stabile.
Allenamento della forza della presa
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Utilizza una presa dinamometrica o semplici esercizi con palline di gomma o grip trainer per migliorare la forza degli avambracci e della mano, utile per mantenere saldo l’arco senza eccessiva fatica.
Strategie di recupero e prevenzione
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Per evitare dolori e traumi, soprattutto alla spalla, è importante includere nel programma esercizi di mobilità e stretching specifici per la spalla e la scapola.
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Riposo e gestione della fatica sono fondamentali: il tremore aumenta quando i muscoli si affaticano, quindi l’allenamento deve essere calibrato.
Il ruolo della mente: focus, gestione dell’ansia e routine mentale
Anche se l’articolo si concentra sulla parte fisica, non va dimenticato che il tiro con l’arco è uno sport di precisione e concentrazione estrema. Studi mostrano come ansia, livello di attenzione e preparazione mentale influenzino la performance tanto quanto la forza fisica.
Un allenamento efficace deve quindi integrare tecniche di rilassamento, respirazione e visualizzazione mentale per mantenere un focus stabile durante tutta la gara.
Ogni arciere è unico, con caratteristiche fisiche, esperienze e punti di forza diversi. Per questo motivo un programma personalizzato, basato su valutazioni scientifiche delle capacità fisiche e motrici, è essenziale per sviluppare al meglio il potenziale di ciascuno e prevenire infortuni.
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Bibliografia
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Taha Z., Musa R.M., Abdul Majeed A.P.P., et al. (2018). The identification of high potential archers based on fitness and motor ability variables: A Support Vector Machine approach. Human Movement Science, 57, 184–193.
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Shinohara H., Hosomi R., Sakamoto R., et al. (2023). Effect of exercise devised to reduce arm tremor in the sighting phase of archery. PLOS ONE, 18(5): e0285223.
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Landers D.M., Petruzzello S.J., Salazar W., et al. (1991). The influence of electrocortical biofeedback on performance in pre-elite archers. Medicine & Science in Sports & Exercise.
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Bompa T.O., Haff G.G. (2009). Periodization: Theory and methodology of training. Human Kinetics Publishers.
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